Impianti sportivi. Chi ci guadagna?

CAMBIO DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI: CHI CI GUADAGNA?

Dal 1° di luglio gli impianti sportivi di Boffalora sono chiusi, in attesa di un cambio di gestione. La popolazione è stata informata tramite avvisi affissi all’ingresso degli impianti e, solo dopo la segnalazione di “Insieme per Boffalora”, da un volantino diffuso in tutta fretta negli esercizi pubblici ed inviato alle associazioni del paese via e-mail: evidentemente l’Amministrazione Comunale era preoccupata della reazione allarmata dei cittadini.

Il modo con cui è stata gestita questa delicata vicenda da parte chi governa Boffalora suscita effettiva preoccupazione e non pochi dubbi.

Analizziamo I FATTI:

  • All’inizio di quest’anno è stato emesso dalla Amministrazione Comunale un avviso esplorativo che richiedeva una manifestazione di disponibilità da parte di società, associazioni o enti a gestire gli impianti sportivi, poiché la convenzione con i gestori sarebbe scaduta il 30/6/2014; in questo avviso venivano definiti i requisiti necessari per la partecipazione.
  • Non una società od associazione, ma un gruppo di quattro privati cittadini ha presentato una manifestazione di interesse, dichiarando solo l’intenzione di costituire una società.
  • Questi proponenti non possedevano i requisiti richiesti dall’avviso comunale, ciononostante l’Amministrazione ha ritenuto la proposta ammissibile.
  • Il progetto presentato poggia le proprie basi di sostenibilità economica sugli aspetti commerciali della gestione (bar, ristorazione, ecc…), poiché l’Amministrazione richiede che l’uso per le società sportive boffaloresi resti gratuito e che le spese di gestione siano sostenute dalla futura società appaltatrice;
    sono state fatte le verifiche a garanzia dell’attuabilità dal punto di vista degli investimenti e quindi del piano di rientro degli stessi?
  • Il progetto presentato, tolto il rifacimento dell’impianto solare, prevede, infatti, investimenti rilevanti per gli aspetti commerciali e minimi, se non addirittura insufficienti, per gli impianti sportivi.
  • Trattandosi, quindi, di un progetto che prevede un investimento di rilevanza economica, si pone fortemente il dubbio che la modalità di assegnazione più corretta sia quella adottata; sarebbe stato invece necessario un vero e proprio bando (europeo?) con una commissione di valutazione delle proposte comprendente componenti anche esterni all’Amministrazione a garanzia della trasparenza, che fin qui appare alquanto carente.
  • I precedenti gestori degli impianti sportivi, al di là delle manifestazioni di apprezzamento di circostanza ricevute dall’Amministrazione, si sono visti negare la domanda di proroga della convenzione, dapprima di un anno e successivamente quella (per altro proposta dall’Amministrazione stessa) di soli tre mesi, utile per chiudere l’esercizio con minori danni.
  • Fra le conseguenze negative del cambio di gestione, e non la meno grave, vi è la messa a rischio del posto di lavoro dei dipendenti della precedente gestione.

Una volta analizzati i fatti rimane ancora valida la domanda iniziale: CHI CI GUADAGNA?

I cittadini? Le società sportive? I nostri figli?

Per dar modo a ciascuno di farsi un’idea propria, alleghiamo la previsione d’investimento presentata dalla costituenda società “Boffalorello”.

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